Cosa causa l'emicrania e come può essere prevenuta?

Il peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP) svolge un ruolo chiave nell'emicrania, ha affermato Antoinette Maassen van den Brink, Rotterdam, Paesi Bassi. In una presentazione del simposio per EAN 2020, è stato fornito un chiaro riepilogo della fisiopatologia dell'emicrania, il ruolo del CGRP e perché la riduzione dell'attività del CGRP riduce la frequenza dell'emicrania.

Quali sono le cause dell'emicrania?

L'emicrania è associata all'attivazione del nervo trigemino e al rilascio di CGRP.

I geni, gli ormoni e forse lo stress sono fattori di rischio per l'emicrania, ha detto la dottoressa Maassen van den Brink, e gli attacchi probabilmente hanno origine nel tronco cerebrale.1,2

I vari processi fisiopatologici portano all'attivazione del sistema vascolare trigemino con il rilascio di una varietà di molecole, tra cui il fattore CGRP.1,2

Il CGRP si lega ai recettori CGRP, che sono abbondanti nel sistema trigemino, nella muscolatura liscia e nelle arterie e induce una loro vasodilatazione. La dottoressa Maassen van den Brink ha sottolineato che non è chiaro se la vasodilatazione causi il mal di testa o sia un fenomeno correlato.

La vasodilatazione causa mal di testa o è un fenomeno correlato?

Il coinvolgimento dei centri cerebrali superiori porta a mal di testa e a sintomi associati all'emicrania come fotofobia, fonofobia, nausea e vomito.1

Cos'è il CGRP e qual è il legame tra il CGRP e l’emicrania?

Il CGRP è un piccolo peptide di 37 aminoacidi, ha spiegato la dottoressa Maassen van den Brink, e non è solo un potente vasodilatatore, ma anche un messaggero nelle cellule nervose. Esso presenta due isoforme codificate da geni diversi:

  • α CGRP che si trova principalmente nel sistema nervoso ed è il principale attore dell'emicrania
  • β CGRP che si trova principalmente nel sistema enterico, ma potrebbe anche essere coinvolto nell'emicrania3

I livelli di CGRP nel sangue aumentano durante l'emicrania

I livelli ematici di CGRP durante un attacco di emicrania sono stati studiati per la prima volta 30 anni fa e si è scoperto che essi aumentano durante il periodo interictale. È stato osservato che i livelli di CGRP si normalizzano dopo l'attacco emicranico4.

Successivamente è stato riscontrato che un'iniezione endovenosa di CGRP causava un mal di testa immediato in volontari sani ed emicrania nelle persone che soffrono di emicrania.5

Prevenire l'attività del CGRP può prevenire l'emicrania

Sono state sviluppate due diverse classi di farmaci per bloccare l'attività del CGRP:

  • gli antagonisti del recettore CGRP small molecules (gepants)
  • gli anticorpi monoclonali diretti al recettore CGRP o al CGRP6,7

Le terapie correlate al CGRP sono progettate per agire come bersaglio del sistema del dolore trigeminale ,8 e sembrano avere pochi o nessun effetto avverso.9 Tuttavia, il CGRP ed i suoi recettori sono abbondanti nel sistema vascolare e nel sistema nervoso centrale e periferico.6

Il CGRP può agire come protezione vasodilatatoria durante l'ischemia cerebrale e cardiaca, ha affermato la dottoressa Maassen van den Brink, quindi il blocco del CGRP potrebbe trasformare eventi ischemici lievi in ​​infarti.2 Gli effetti a lungo termine del blocco del CGRP in popolazioni speciali necessitano quindi di ulteriori indagini.6,9

 

Questa sessione proveniva da un simposio satellitare sponsorizzato da Teva.

Our correspondent’s highlights from the symposium are meant as a fair representation of the scientific content presented. The views and opinions expressed on this page do not necessarily reflect those of Lundbeck.

References

  1. Edvinsson L, et al. Pharmacol Ther 2012;136:319–33.
  2. MaassenVanDenBrink A, et al. Trends Pharmacol Sci 2016;37:779–88.
  3. Durham PL, Vause, C. CNS Drugs 2010;24:539–48.
  4. Goadsby PJ, et al. Ann Neurol 1990;28:183–7.
  5. Lassen LH, et al. Cephalalgia 2002;22:54–61.
  6. Deen M, et al. J Headache Pain 2017;18;96.
  7. Edvinsson L, et al. Nat Rev Neurol 2018;14:338–50.
  8. Rubio-Beltrán E, Maassen van den Brink A. Handb Exp Pharmacol 2019;255:131–50.
  9. De Vries T, et al. Pharmacol Ther 2020;107528. doi: 10.1016/j.pharmthera.2020.107528.