Prendersi cura di se stessi ed incoraggiare gli altri a curarsi promuove la capacità di prendersi cura di chi ne ha bisogno.
Lo stress estremo, l'incertezza e la natura medica spesso difficile delle epidemie mondiali di malattie infettive, come il Coronavirus (COVID-19), richiedono un'attenzione speciale rivolta alle esigenze del personale sanitario. Prendersi cura di se stessi ed incoraggiare gli altri a curarsi promuove la capacità di prendersi cura di chi ne ha bisogno.
Sfide per il personale sanitario durante le epidemie di malattie infettive
■ Aumento delle richieste di assistenza. Un numero maggiore di persone si presenta per ricevere assistenza, mentre aumenta il personale sanitario che si ammala o si prende cura della famiglia.
■ Rischio continuo di infezione. Aumento del rischio di contrarre malattie temute e di trasmetterle a familiari, amici ed altre persone nei luoghi di lavoro.
■ Attrezzature. Le attrezzature possono essere scomode, limitare la mobilità e la comunicazione ed essere di beneficio incerto; le carenze si verificano a causa di un uso maggiore e talvolta non necessario.
■ Fornire supporto ed assistenza medica. Il disagio del paziente può essere sempre più difficile da gestire per il personale sanitario.
■ Stress psicologico nei contesti di epidemia. Aiutare chi ha bisogno può essere gratificante, ma anche difficile poiché i lavoratori possono provare paura, dolore, frustrazione, senso di colpa, insonnia e stanchezza.
Strategie per sostenere il benessere del personale sanitario
■ Soddisfare i bisogni primari. Assicurarsi di mangiare, bere e dormire regolarmente. Privarsi dei bisogni primari ci mette a rischio e può anche compromettere la capacità di prendersi cura dei pazienti.
■ Fare delle pause. Concedersi un po' di riposo dai pazienti. Quando possibile, cercare di fare qualcosa di estraneo al lavoro e che sia confortante, divertente o rilassante. Fare una passeggiata, ascoltare musica, leggere un libro o parlare con un amico può aiutare. Alcune persone potrebbero sentirsi in colpa se non lavorano a tempo pieno o si stanno prendendo del tempo per divertirsi quando tanti altri soffrono. Si consideri che un riposo appropriato permette di curare adeguatamente i pazienti dopo la pausa.
■ Mantenere i contatti con i colleghi. Parlare con i colleghi e supportarsi gli uni con gli altri. Le epidemie possono confinare le persone nella paura e nell'ansia. Raccontare la propria storia ed ascoltare gli altri.
■ Comunicare in modo costruttivo. Comunicare con i colleghi in modo chiaro e ottimista. Individuare gli errori o le mancanze in modo costruttivo e correggerli. Essere complementari gli uni con gli altri: i complimenti possono essere potenti motivatori e moderatori dello stress. Condividere le proprie frustrazioni e soluzioni. Il problem solving è un'abilità professionale che spesso fornisce una sensazione di realizzazione, anche per piccoli problemi.
■ Contattare i propri familiari. Contattare i propri cari, se possibile. Sono un'ancora di supporto al di fuori del sistema sanitario. Condividere e mantenere il contatto con loro può aiutarli ad essere meglio di supporto.
■ Rispettare le differenze. Alcune persone hanno bisogno di parlare mentre altre di stare sole. Riconoscere e rispettare queste differenze in noi stessi, nei pazienti e nei colleghi.
■ Rimanere aggiornati. Affidarsi a fonti attendibili di informazioni. Partecipare alle riunioni per rimanere informati sulla situazione, sui piani e sugli eventi.
■ Limitare l'esposizione ai media. Immagini grafiche e messaggi preoccupanti aumenteranno lo stress e potrebbero ridurre l’efficienza ed il benessere generale.
■ Controllare il proprio stato di salute. Monitorare nel tempo eventuali sintomi di depressione o di disturbo da stress: tristezza prolungata, difficoltà a dormire, ricordi invadenti, disperazione. Parlare con un collega, un superiore o cercare un aiuto professionale, se necessario.
■ Onorare il proprio lavoro. Ricordarsi che, nonostante gli ostacoli o le frustrazioni, si sta soddisfacendo ad una nobile vocazione, prendendosi cura delle persone più bisognose. Riconoscere i propri colleghi, formalmente o informalmente, per il loro lavoro.